Normativa ADR
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Panoramica del Servizio
T&C Srl ha completato la sua varietà di servizi inserendo il trasporto ADR, permettendo all’azienda di completare la sua offerta di trasporto su strada includendo anche i servizi di trasporti internazionali di merci pericolose
Sicurezza e puntualità sono i punti di forza anche del nostro servizio ADR trasporto merci pericolose.
Anche le merci pericolose in quantità limitata devono essere trasportate con la massima sicurezza. L’esperienza accumulata negli anni ci permette di seguire tutta la filiera produttiva del settore ADR.
Trasporto merci pericolose: cosa prevede la normativa ADR?
Il Trasporto ADR (acronimo di Accordo Europeo per il Trasporto su Strada di Merci Pericolose) è rigidamente definito da una normativa europea attiva dal 1957.
In vigore in Italia dal 1962, l'accordo ADR viene revisionato ogni 2 anni rendendo necessario il costante aggiornamento da parte delle aziende operatrici.
T&C Srl e i suoi autisti sono formati e costantemente aggiornati in merito alle normative sul trasporto di merci non sicure. In particolare, analizzano la classificazione di pericolo, le tipologie di imballaggi da utilizzare, documenti di trasporto, l'etichettatura e la documentazione richiesti per effettuare la spedizione.
Il trasporto ADR su strada necessita, secondo il codice della strada, di stretti controlli definiti dall’accordo europeo ADR. Tali controlli prevedono standard precisi per ogni disposizione normativa per imballaggio, fissaggio del carico e contrassegno.
Tali procedure devono essere eseguite celermente e con competenza, seguendo rigidi protocolli e procedure.
A questo scopo T&C trasporti mette a tua disposizione uno staff preparato e mezzi dedicati efficienti e costantemente monitorati per il trasporto specifico di merci pericolose.
Effettuiamo consegne e/o ritiri di materiale infiammabile e chimico (non esplosivo) in tutta Italia e all'estero con motrici, bilici e cisterne dotate di pompe o compressori.
Normativa e Modalità Operative
Esistono categorie di merci che richiedono particolare attenzione, ossia merci che per la loro natura, possono produrre danni ambientali o alla salute delle persone.
ADR: la normativa che regola il trasporto di merci pericolose
L’Accordo Internazionale per il Trasporto di Merci Pericolose su Strada è la norma che regola il trasporto su strada delle sostanze pericolose; attiva dal 1965, ad oggi comprende 45 paesi. L’accordo specifica sia le merci pericolose il cui trasporto internazionale è proibito sia le merci pericolose il cui trasporto internazionale è autorizzato.
Il testo dell’ADR, costituito da 17 articoli che sanciscono i principi normativi e le procedure di adesione, applicazione e revisione dell’accordo, viene regolarmente aggiornato ogni due anni, per tener conto dello sviluppo tecnologico e delle nuove esigenze del mondo del trasporto.
L’accordo ADR si basa sulle “Raccomandazioni ONU” elaborate da un comitato di esperti e approvate dal consiglio economico sociale dell’ONU.
Le disposizioni dell’accordo ADR comprendono:
- classificazione delle sostanze pericolose;
- metodi di prova;
- disposizioni su costruzione e prova degli imballaggi e delle cisterne;
- condizioni di imballaggio delle merci;
- marcatura ed etichettatura dei colli;
- placcatura e marcatura dei mezzi di trasporto;
- struttura dei veicoli e delle cisterne;
- requisiti per il trasporto e documenti di viaggio;
- abilitazione dei conducenti utilizzo dei mezzi di trasporto;
Il testo completo della normativa è disponibile sul sito del Ministero dei Trasporti
Accordo ADR: cos’è e quali tematiche affronta
L'accordo ADR si compone di 17 articoli e 2 allegati (A e B): questi ultimi, nello specifico, contengono le disposizioni cui attenersi per il trasporto delle merci pericolose.
In particolare, nell'allegato A ("Disposizioni generali e disposizioni relative alle materie e oggetti pericolosi") vengono affrontate le seguenti tematiche:
- disposizioni generali, definizione e formazione;
- classificazione;
- lista delle merci pericolose, disposizioni speciali ed esenzioni relative alle quantità esenti e limitate;
- disposizioni relative all’utilizzazione degli imballaggi e delle cisterne;
- procedure di spedizione;
- prescrizioni relative alla costruzione e prove di imballaggi, contenitori intermedi per il trasporto alla rinfusa (IBC), grandi imballaggi, cisterne e containers per il trasporto alla rinfusa;
- disposizioni concernenti le condizioni di trasporto, il carico, lo scarico e la movimentazione.
Nell'allegato B ("Disposizioni relative all'equipaggiamento di trasporto e al trasporto"), invece, sono presenti due parti principali:
- prescrizioni relative agli equipaggi, all'equipaggiamento, all'esercizio dei veicoli e alla documentazione;
- prescrizioni relative alla costruzione e all'approvazione dei veicoli.
Come anticipato, le norme vengono aggiornate con cadenza biennale, tenendo conto delle evoluzioni del settore.
La più recente è la versione 2019 dell'ADR, predisposta dal gruppo di lavoro WP.15 del Comitato dei trasporti interni dell'ECE/ONU.
ADR: le classi delle merci pericolose
La normativa ADR suddivide le merci in classi di pericolo, mentre ogni singolo materiale è poi legato a un codice di identificazione specifico (numero ONU) per poter essere facilmente individuabile e capire subito quali sono i rischi ad esso collegati (e le misure da mettere in atto).
Le classi ADR sono 9, ovvero:
- classe 1, materie e oggetti esplosivi;
- classe 2, gas;
- classe 3, liquidi infiammabili;
- classe 4.1, solidi infiammabili, materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati;
- classe 4.2, materie soggette ad accensione spontanea;
- classe 4.3, materie che, a contatto con l'acqua, sviluppano gas infiammabili;
- classe 5.1, materie comburenti;
- classe 5.2, perossidi organici;
- classe 6.1, materie tossiche;
- classe 6.2, materie infettanti;
- classe 7, materiali radioattivi;
- classe 8, materie corrosive;
- classe 9, prodotti diversi.
Come stabilito dalla normativa, la presenza di merci pericolose, e la natura del pericolo connesso, devono essere adeguatamente segnalate tramite specifiche etichette o placche unificate presenti sul veicolo, in modo da permettere un'immediata identificazione del tipo di pericolo (ADR 5.2).
Inoltre, andranno esposti anche pannelli rettangolari di colore arancione, che possono essere di semplice segnalazione del pericolo oppure di identificazione specifica dello stesso (ADR 5.3).
ADR: soggetti coinvolti e consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose
Il trasporto delle merci pericolose coinvolge attività e soggetti diversi, ciascuno con precisi obblighi e responsabilità:
- speditori;
- trasportatori;
- destinatari;
- caricatori;
- imballatori;
- riempitori;
- scaricatori.
Ecco perché, come specificato nell'accordo ADR (1.8.3.1), "ogni impresa, la cui attività comporta trasporti di merci pericolose, oppure operazioni di imballaggio, di carico, di riempimento o di scarico, connesse a tali trasporti, designa uno o più consulenti per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose, in seguito denominati «consulenti», incaricati di facilitare l’opera di prevenzione dei rischi per le persone, per i beni o per l’ambiente inerenti a tali attività".
La figura del consulente ADR (detto anche consulente DGSA, "Dangerous Goods Safety Adviser") nasce con la direttiva CE 96/35, recepita in Italia con il D.Lgs. 40/2000 (poi sostituito dal D.Lgs. 35/2010).
Egli deve, quindi, conoscere i rischi che riguardano il trasporto e le operazioni di carico e scarico di merci pericolose e, in generale, quanto stabilito dalle normative ADR.
Come previsto dall'ADR (1.3), inoltre, ogni operatore coinvolto nella gestione e nel trasporto di merci pericolose è obbligato a seguire uno specifico corso di formazione, sulla base delle responsabilità e delle funzioni che lo riguardano.
Inoltre, tale formazione deve essere periodicamente integrata da corsi di aggiornamento, che tengano conto dei cambiamenti e delle evoluzioni del settore.
Il ruolo del consulente per la sicurezza del trasporto
Ogni impresa incarica uno o più consulenti per la sicurezza del trasporto di merci pericolose, che hanno l’importante compito di prevenire i rischi per tutta la catena logistica. Le funzioni del consulente per la sicurezza, da adattare alle attività dell’impresa, sono:
- Verificare l’osservanza delle disposizioni in materia di trasporto di merci pericolose;
- Consigliare l’impresa nelle operazioni riguardanti il trasporto di merci pericolose;
- Esaminare le procedure volte a far rispettare le prescrizioni relative all’identificazione delle merci pericolose trasportate;
- Analizzare le prassi dell’impresa circa i requisiti relativi alle merci pericolosetrasportate;
- Assistere alle procedure di verifica delle attrezzature utilizzate per il trasporto di merci pericolose o per le operazioni di carico o scarico;
- Constatare il possesso, da parte del personale interessato dell’impresa, di un’adeguata formazione registrata e delle procedure operative e istruzioni dettagliate;
- Studiare l’applicazione di procedure d’emergenza adeguate agli eventuali incidenti o eventi imprevisti che possano pregiudicare la sicurezza durante il trasporto o le operazioni di carico-scarico;
- Condurre un’analisi o redigere relazioni sugli incidenti, gli eventi imprevisti o le infrazioni gravi constatate;
- Introdurre misure di sensibilizzazione e far attuare misure appropriate per evitare il ripetersi d’incidenti, eventi imprevisti o infrazioni gravi;
- Verificare la presenza, a bordo dei mezzi di trasporto, dei documenti e delle attrezzature di sicurezza che devono accompagnare il trasporto e la loro conformità di tali documenti e attrezzature alle regolamentazioni;
- Verificare l’esistenza del piano di security;
- Redigere una relazione annuale, destinata alla direzione dell’impresa o eventualmente a un’autorità pubblica locale, sulle attività dell’impresa per quanto concerne il trasporto di merci pericolose. La relazione è conservata per cinque anni e, su richiesta, messa a disposizione delle autorità nazionali;
Come rispettare l’accordo ADR?
Per garantire che il trasporto di questo particolare tipo di merci avvenga nel rispetto delle norme, ci vengono in aiuto alcune tecnologie di ultima generazione. Esistono infatti sensori e piattaforme web, che permettono di monitorare le condizioni delle merci in ogni fase del trasporto.
FROSTED è un modello di servizio innovativo per il controllo del carico merci, che sfruttando la tecnologia GPRS o la Blockchain permette di controllare lo stato dei prodotti e del mezzo, rendendo il trasporto più sicuro, economico e sostenibile. Grazie a questo servizio gli attori della catena logistica possono collegarsi da remoto per verificare le performances del trasporto e ricevere allarmi in tempo reale in caso di anomalie.